Arriviamo a Bienno
costeggiando il lago d’Iseo che, con i suoi incantevoli paesaggi, rapisce la
nostra attenzione distogliendoci dalla guida e, penso che questa sia la causa
dei numerosi incidenti che si verificano su questo tratto di strada, tanto
suggestiva quanto pericolosa. Raggiungiamo l’antico borgo medioevale di Bienno,
i cui magli ad acqua di epoca
rinascimentale, gli hanno conferito l’appellativo di “Antico Borgo dei Magli”.
La particolare
posizione geografica, unitamente alla creatività ed operosità dei suoi
abitanti, hanno fatto di Bienno un importante centro per la lavorazione del
ferro inteso non solo del genere commerciale ma anche artistico. Sulla scia di
questa tradizione è nata da alcuni anni la scuola in fucina, dove si insegna
l’arte della forgiatura tradizionale e l’utilizzo del maglio. Per divulgare
questa antica arte, è nata la manifestazione che, con cadenza biennale, richiama
sia curiosi che appassionati della forgia. La formula è quella classica dei
concorsi: ad ogni partecipante viene assegnata una postazione dotata di maglio
autocompresso, una forgia, incudine e martelli e, utilizzando questi strumenti
dovranno realizzare, nel tempo massimo di tre ore, un’opera rispondente al tema
deciso dall’organizzazione: “Il Ritmo”.
In contemporanea,
all’interno di palazzo “Simoni – Fe” è stata allestita una mostra di opere in
ferro a cui hanno partecipato: Alberto Bonera, Puero Tramonta, Sergio Battarola
Edoardo Nonelli e Mattia Trota che con le loro opere, a volte inquietanti, hanno allietato la vista dei visitatori. Quest’anno,
le condizioni meteorologiche sono state buone ed hanno permesso il regolare
svolgimento della manifestazione che è iniziata la mattina del sabato con
l’accensione delle forge e dei magli; il battere incessante di queste macchine
infernali ha richiamato i visitatori che, a debita distanza hanno potuto
ammirare come le sapienti mani degli artisti, aiutate dalle macchine che la
tecnologia moderna ci ha messo a disposizione, sono riusciti a trasformare dei
pezzi di inanimato metallo in qualcosa in grado di suscitare emozioni nei
visitatori. I lavori si sono protratti sino al pomeriggio di domenica e quando
tutte le opere sono state esposte al pubblico, la commissione giudicante ha
potuto iniziare il suo lavoro. Dopo un attento esame ed una breve
consultazione, la scelta delle opere da premiare è stata unanime ed è stato
attribuito il primo premio ai due artisti locali Ercoli Luigi e Chini Giulio,
che hanno, rappresentato il ritmo del
duro lavoro del fabbro, il quale diventa leggero quando, oltre alle braccia ed
alla testa, usa anche il cuore;il secondo premio è stato assegnato a due
artisti cesenati, Caprili Davide e Fagioli Stefano che hanno realizzato la mano
di un direttore d’orchestra che, con la sua bacchetta scandisce il ritmo ai suoi orchestrali; Il terzo
premio è stato conferito ad una squadra formata da quattro artisti Bettoni
Paolo, Dotto Devis, Dalla Valle Alberti e Sartori Giovanni che hanno realizzato
il corso di un ipotetico fiume che, con il ritmo delle sue acque diventa forza
motrice per i magli ad acqua.
C’è stato, però,
qualcuno che non ha condiviso il criterio di assegnazione del premi e ha
reagito snobbando la manifestazione, dissociandosi dai festeggiamenti e andando
via senza salutare..
C’è solo da
aggiungere che, se lo scopo della manifestazione è di potenziare e divulgare
questa arte, forse bisognerebbe rivederne alcuni aspetti, magari si potrebbe
offrire agli artisti, oltre all’occasione di esprimere il loro estro creativo,
l’opportunità di trascorrere anche un piacevole soggiorno offrendo loro ….vitto e alloggio.
Antonello Rizzo
Composizione
della giuria:
- PHILIPPE DAVERIO
- ANTONELLO RIZZO
- RICCARDO ROMAGNOLI
- FEDERICO SAVERINO
- EGLE VEZZOLI