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17 Gen 2021
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IV FESTIVAL INTERNACIONALES DE FORJA
BARCELONA (Spagna) 6 - 7 - 8 Luglio 2012 VEDI LE FOTO Arriviamo
a Barcellona dal mare, dopo una
traversata di quasi 20 ore. La città ci accoglie con tutta la frenesia di una
grande metropoli, con i cartelli direzionali in una lingua diversa ma
comprensibile. Per raggiungere l'hotel che ci ospiterà, ricorriamo al
navigatore satellitare (benedetta tecnologia!) ed in pochi minuti siamo a
destinazione. Il luogo dove si svolgerà la manifestazione è poco lontano ed è
raggiungibile a piedi in circa 15 minuti; decidiamo di andarci subito per
incontrare gli artisti che daranno prova della propria abilità con il metallo
incandescente. La location si trova a ridosso del porto, a pochi metri da una
famosa costruzione Liberty progettata da Gaudì, "Palau Guell".
Inoltre, ci dicono che il quartiere è il più pericoloso e malfamato di tutta
Barcellona ed è consigliabile non lasciare niente di incustodito. In questa
piazza è situata anche l'officina di Guillermina Morales, l'organizzatrice
della manifestazione che, per il quarto anno consecutivo, riesce a far venire a
Barcellona personaggi di primo piano del mondo fabbrile. Solo per fare qualche
nome, notiamo la presenza del tedesco Christian Lanbacher , il russo Vladimir
Sokhonevich, lo svedese Michael Wilhelmsson, il ceco Jiri Bata, il belga Raoul
De Bosscher, gli israeliani Uri Hofi e Zeevik Gottlieb, gli italiani Roberto
Giordani, Jadran Stenico, Roberto Magni, Lucio Pari, Giovanni Rotondo, Pietro Castrovinci e
tanti altri. Il tema della forgiatura è: "Per Amore dell'Arte". Non
si tratta di una gara e non è previsto alcun premio. Prima dell'inizio della
manifestazione, c'è stato uno stage formativo di apprendimento dei principi
basilari della forgia tenuto da Jadran Stenico, a cui hanno partecipato con
grande entusiasmo uomini e donne, desiderosi di apprendere questa nobile arte.
Inoltre, colui che è considerato il maestro per eccellenza dell'arte fabbrile,
Uri Hofi, ha dispensato consigli e dimostrazioni pratiche sulla corretta
lavorazione del ferro. Il programma prevedeva, inoltre, una dimostrazione
pratica su come si ricava il ferro dal minerale e, per fare ciò, è stato
costruito un "basso forno catalano", utilizzando la tecnica
primordiale di riduzione del minerale a metallo. Altra importante iniziativa è stata
un’esposizione di sculture in ferro presso il Museo Marittimo, a cui hanno partecipato
molti degli artisti invitati e che ha registrato un’alta affluenza di pubblico.
Ci sono state inoltre conferenze, dibattiti, intrattenimenti musicali e visite
guidate nei luoghi di maggiore interesse culturale della città catalana.
Insomma, un ricco programma che non ha deluso le aspettative dei partecipanti.
Ovviamente il maggior interesse è stata la forgiatura in estemporanea, davvero
entusiasmante: c'è chi ha deciso di realizzare una scultura da solo e chi
invece ha programmato un lavoro di gruppo con progetto e compiti suddivisi tra
vari forgiatori. Senza dubbio, l'opera che ha richiesto maggior impegno è stata
quella disegnata da Roberto Giordani che, coadiuvato da circa 10 aiutanti, ha
realizzato una scultura alta circa Complessivamente, si è trattato di una bella vacanza in una metropoli che, ogni volta, svela nuovi e suggestivi scorci di architettura ultramoderna contrapposta al Liberty e al Gotico degli anni passati; contrasti architettonici discutibilissimi, che lasciano attoniti gli osservatori più attenti e danno una visione reale dell'architettura contemporanea.
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Editoria specializzata in arte-artigianato
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